domenica 1 luglio 2007

Una domenica senza giornali

Di buon mattino (si fa per dire; oggi è domenica e si dorme un pò di più) dopo i quotidiani adempimenti post-sveglia, sto per uscire per comprare il giornale, quando, improvvisamente, mi ricordo (nonostante, a causa dell'età avanzata, la memoria non sia più quella di un tempo) che, per lo sciopero del giornalisti, oggi i giornali non saranno in edicola. Mi assale una strana sensazione. Non dico di essere preso dal panico, ma poco ci manca. Come trascorrerò, infatti, le ore dopo l'ennesimo caffè, senza tuffarmi dentro le notizie ed estraniarmi così dal mondo circostante? Cosa dovrò escogitare, per fare come tutte le domeniche, allorchè, nascosto dietro al giornale spalancato, tento di scappare dagli immancabili interrogativi della dolce metà, che deve chiederti tutto ciò che non ti ha chiesto durante la settimana proprio mentre tu leggi, beatamente, il quotidiano? Come si può risponderle, senza il giornale-paravento, "...si cara,..certo, hai ragione,...ok...va bene...", senza percipire, neppure lontanamente, quale sia l'argomento di discussione, o meglio, l'oggetto delle sue lamentele? Sono nel caos più assoluto. E tutto questo solo perchè è stata semplicemente sconvolta una mia datata abitudine domenicale. Mi rendo conto dell'esagerazione, eppure mi manca qualcosa. Cerco di farmene una ragione, d'altro canto ci sono pur sempre i telegiornali. Mi tranquillizzo per un attimo, ma... No, non c'è niente da fare, non è la stessa cosa. Mi manca il tipico "profumo" del giornale appena acquistato, mi mancano le pagine da sfogliare e da stroppicciare se la giornata è ventosa, mi manca lo stupore, il silenzioso e personalissimo commento, l'inevitabile critica o il più sporadico apprezzamento, mi manca...Insomma, cari amici giornalisti, se proprio dovete programmare uno sciopero, per favore, fate in modo che non capiti più di domenica!

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